Proseguendo con i miei racconti vi porto sempre più a sud, in pieno Mediterraneo: dove L’Europa e l’Africa si fondono e si confondono, dove i paesaggi sono dominati dalla forza luminosa del sole e dove la brezza del Mar Jonio rinfresca i terreni aridi che ingannano il viaggiatore; qui, alla latitudine 36.7418376 Nord, si trova un piccolo porto antico, Marzamemi e per farvi un’ idea dell’ unicità di questo angolo estremo di Europa vi dico solo che Tunisi (Tunisia, Africa) si trova a nord, a latitudine 36.800108 Nord.

L’aria che qui si respira è speciale, tutto ricorda le antiche glorie dei rais, delle ciurme dei pescatori e della tonnara, ora dismessa, che si affaccia sul porticciolo. Marzamemi infatti si trova in un punto strategico del Mediterraneo a pochi km dall’estremità sudorientale della Sicilia, dove il Mar Jonio stà per fondersi con il Mar di Sicilia; qui numerose sono le correnti che trasportano innumerevoli specie di pesci durante le stagioni migratorie, regalando così ricchi pescati che hanno permesso la nascita, lo sviluppo e la gloria passata di questa cittadella portuale. Ad oggi l’economia del posto è più incentrata sul turismo che sulla pesca, infatti la costa accoglie i visitatori in maniera calorosa offrendo un mare da favola, panorami unici e un clima ottimo.

Tonnara dismessa di Marzamemi

L’antica zona del porto, tutta illuminata dal tramonto in poi dalla luce tenue delle luminarie e delle candele, è la zona dedita al relax serale dopo una giornata passata in spiaggia, qui i vicoletti si intrecciano fino ad arrivare nella raggiante piazza Regina Margherita che accoglie i visitatori con il suo candore tinto dalle sfumature calorose dei fiori rossi e viola che si alternano a quelle più fresche delle sedie azzurre e bianche delle vecchie case dei pescatori, trasformate in incantevoli ristorantini. Da dietro l’angolo, però, oltre il Palazzo di Villadorata l’imponente ciminiera della tonnara ricorda che tutto questo è nato grazie ad una sola attività, la pesca.

Spaghetti alla Bottarga

Ovviamente, e per fortuna, oltre al turismo, l’attività di pesca e lavorazione del pescato a Marzamemi esiste ancora e sono tantissime le specie ittiche pescate e qui lavorate, e tra queste il pesce più famoso è senz’altro il tonno rosso (pinna blu). Questa specie di tonno migra nel Mediterraneo dall’Oceano Atlantico in primavera per riprodursi e per poi invertire la rotta in autunno; ecco perché viene pescato sia in andata che in ritorno e viene commercializzato sia fresco che lavorato in numerosi modi. Se pensiamo alle lavorazioni del tonno rosso ci viene in mente subito un trancio polposo color rosa/rossastro sottolio, sotto sale o anche affumicato, ma non pensiamo mai in modo immediato alla specialissima bottarga ottenuta con le sue uova; Furio ci ha pensato e direttamente dal porto di Marzamemi ha scelto per i suoi NON SOLO la “Bottarga di tonno grattugiata” , una vera e propria leccornia che rappresenta al meglio lo spirito di Marzamemi e di quella zona di Sicilia sud-orientale.

E’ un prodotto semplice e genuino, la cui lavorazione segue le antiche tradizioni del Mediterraneo che affondano le radici nella cultura fenicia e che sono state tramandate dagli arabi; secondo le quali le sacche ovariche delle femmine, pescate in primavera, vengono salate e tenute sotto la pressa di tavole di legno poste sotto a dei sassi fino anche a due settimane. Così facendo si intensificano gli aromi tipici e salmastri che vengono impressi nella sacca attraverso il successivo essiccamento che può durare fino a tre mesi, seguito poi dalla tritatura e dal confezionamento in barattolo di vetro.

Bottarga di Tonno di Furio

Con questa granella esplosiva di colore rosa-rosso/marroncino si possono arricchire molti piatti a base di pesce o di verdurine fresche, infatti la Bottarga, con il suo aroma salmastro e il suo gusto amarognolo che richiama spesso la mandorla, arricchisce briosamente gli antipasti a base di verdure, insalate di mare e carpacci, i primi e i secondi a base di gamberi e nero di seppia. Anche se a vincere sempre è la sua semplicità nella preparazione di un piatto di intramontabili spaghetti all’olio, dove magari potete sbizzarrirvi nell’arricchirli di profumi con tutta la “mediterraneità” che vi viene in mente.